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Vi aspettiamo al Grande Raduno Frejus

Sabato 26 settembre il Grande Raduno Frejus

23 settembre 2020

È tutto pronto per il Grande Raduno Frejus di questo fine settimana al Velodromo Francone. Sabato 26 settembre l’impianto di San Francesco al Campo sarà teatro dell’importante evento organizzato dall’Associazione Velocipedistica Piemontese in collaborazione con lo stesso Velodromo Francone.

Il raduno

Sono già almeno una trentina le mitiche biciclette Frejus che durante la mattinata, a partire dalle ore 9.30, saranno esposte nel prato all’interno del Velodromo: pezzi di storia e di maestria artigiana, apprezzate dai più grandi campioni del passato. Un marchio che ha scritto pagine straordinarie della storia del ciclismo, simbolo di quella creatività, laboriosità e sapienza tecnica che hanno da sempre contraddistinto la nostra regione. E proprio per ricordare la storia di quel marchio prestigioso, alle ore 11, sempre nel cuore del Velodromo, sarà presentato il libro Frejus – La marca che crea i campioni del sanmauriziese Massimo Rubeo. Seguirà il rinfresco.

La manifestazione – oltre che ai “patiti” della mitica bicicletta Frejus che interverranno portando i propri “gioielli”, con i quali nel pomeriggio potranno provare la pista del Francone – è naturalmente aperta al pubblico: tutti potranno accedere al campo, nel rispetto delle normative anticontagio, e ammirare gli splendidi modelli in mostra, oltre che assistere alla conferenza di presentazione del libro da parte dell’autore.

Il libro

Frejus – La marca che crea i campioni racconta le vicende della storica azienda torinese, dalla sua fondazione fino alla fine degli anni Sessanta. La prima parte descrive l’attività imprenditoriale di Emmo Ghelfi, dai suoi esordi nel piccolo negozio di piazza Statuto, alla sua espansione, nel periodo post bellico, con l’apertura del nuovo stabilimento di via Buenos Aires e il passaggio dell’azienda ai figli Eraldo ed Enrico. Nella seconda parte, dedicata all’attività agonistica della Frejus, l’autore non si limita ad elencare una serie di resoconti e classifiche, ma raccoglie un’importante documentazione fotografica, in parte inedita, che illustra i successi dei “grigio-rossi” della Frejus. Ma la parte più interessante per gli appassionati di cicli d’epoca è sicuramente l’ultima, in cui l’autore fotografa e descrive, in ordine cronologico e con dovizia di particolari, 19 biciclette di vari modelli tra Frejus, Rola e Sabauda. Completano il volume alcuni cataloghi inediti e un breve cenno alla produzione motociclistica del marchio. In copertina, il fotomontaggio emblema della Frejus, la “marca che crea i campioni”: davanti da sinistra Valetti, Bizzi, Cinelli e Bartali; dietro da sinistra Olmo e Martano. Tutti hanno iniziato la carriera da professionisti nella Frejus.

L’autore

Massimo Rubeo, di professione fisioterapista, vive a San Maurizio Canavese. Una decina di anni fa si è avvicinato al mondo delle biciclette d’epoca e con un gruppo di appassionati ha fondato l’Associazione Velocipedistica Piemontese con lo scopo di approfondire la conoscenza dei marchi storici, soprattutto piemontesi, e di diffonderla attraverso il blog dell’associazione e l’organizzazione di mostre.

«Dopo essermi appassionato alle biciclette d’epoca – scrive Rubeo nella prefazione del libro – ebbi l’occasione di restaurare una vecchia Frejus. Di qui l’esigenza di documentarmi per fare un restauro corretto. Fu a quel punto che constatai che di questo marchio esistevano un solo catalogo e vaghe notizie sulla storia dell’azienda. Nacque così lo spunto per la mia ricerca che mi appassiona da alcuni anni, che oggi credo di aver portato a termine (ma che ancora continuerà…) e desidero condividere. Fondamentali sono stati gli incontri e lo scambio di informazioni con alcuni collezionisti di biciclette e di memorabilia ciclistiche, con ex campioni e con i discendenti del fondatore. È anche grazie al loro apporto che ho potuto concretizzare questo lavoro».

Con Frejus – La marca che crea i campioni Massimo Rubeo firma il terzo libro edito dall’Associazione Velocipedistica Piemontese dopo i due precedenti volumi scritti dal presidente Francesco Di Sario e dedicati rispettivamente a Lino Beltramo, famoso telaista torinese, e ai fratelli Nieddu, inventori del cambio Vittoria.